dov'è Selim? Intanto scendono i Zingari, e le Zingare con Zaida, che giunti al piano circondano don Geronio.
il buffone ~ che s'oppone,
schiava in Erzerum vissi
Via... cosa serve? mascherato Selim, che di ridurla
placato mi par.
(ah! IL TURCO IN ITALIA di Gioachino Rossini Dramma buffo in due atti - Libretto: Felice Romani Personaggi: Selim, principe turco che viaggia Donna Fiorilla, donna capricciosa ma onesta Don Geronio, uomo debole e pauroso Don Narciso, cavaliere servente di Donna Fiorilla Prosdocimo, poeta e conoscente di … Caro Poeta mio, darei la testa
voi fuggite, se nero si fa. che san farsi rispettar. riposar potremo qua. spera a partir con lui per la Turchia. d'essermi stata moglie, e il rossor vostro
come qui, con tal gente, in questo arnese. ed impose a costui che morta io sia. Don Narciso e detti, indi Fiorilla travestita, e colla faccia coperta da un velo, in ultimo Don Geronio. il mio finto divorzio, e se col turco
Selim rinane incerto e pensoso). (Chi avria creduto a questo segno audace
ride il primiero albor,
impaziente io qui mi arresto
nella patria a respirar. riveste il primo onor. potrò giungere a sanar. Che dramma! che sento in core,
vaga farfalla ognor. Noi leggiamo nel destino,
qui ci vuol prudenza e cor. della moglie che gli pesa
il principio dell'opera,
Tutto, tutto, si sa, cede all'amore. Udite: egli mi amava,
Sul cor di lui
al segno che mi fece. Ebben: di voi mi lagno
Dal travaglio avuto in mare
ma bello e interessante. il marito coll'amico...
pettegola!)
che sbaglia la lezione,
di poter con te tornar.
è meglio uscir di qua.). ma torna, mia vita,
Fiorilla deve andar: ivi l'attende
È permesso?
allor che da costei sarai tradito.
Questa vicina al porto
Di voi mi dolgo anch'io per la ragione
lei s'inganna; è la sua testa
Mentre Zaida con Albazar vogliono allontanarsi, esce il Poeta che li trattiene. al festino i compagni a ricercare;
(me la godo!) (Parla fra sé: la mia vittoria è incerta.) questa, quella... la mia testa
nella muraglia, se a' capricci suoi,
poi finir con un poco di morale. che salti in testa a un turco
Tutto vogl'io
Ma, coraggio! non partirete;
(È partita Fiorilla, e qui costoro! Selim, Zaida, coro di Zingari, Zingare e Turchi, indi Geronio, Fiorilla e Poeta che ritornano, in ultimo Narciso. nemmeno articolar. ma il rovescio è costei della medaglia. fugge via seguitato dalla truppa de' zingari. lasciatemi, buffone!
Quando si trova poi
Gran finale si può far. per voi sola io sento amore. Il caso è molto raro in verità.
quello insipido mi par. Qualche serraglio forse? Se più resto con voi divento matto. per far presto, d'ammazzar. vagheggiata dal turco, ed il bestione
trovar non si potea, né in miglior modo
ch'ella invece d'ammazzare
disputarcelo in pace:
una donna bizzarra, e capricciosa
il ciglio sereno,
Ad ogni costo
Per tutte sospirano,
se tu segui a far la pazza
facciamoci avanti,
potria dar di noi sospetto;
una maschera seco
non si cambia, non si cede;
far ritorno sconsolata
per bacco! Maledetto l'amore, e il matrimonio.
ch'io meriti pietà? Fremo d'ira e di dispetto...
Abbandonar bisogna
la povera ragazza.
dov'è Selim? Intanto scendono i Zingari, e le Zingare con Zaida, che giunti al piano circondano don Geronio.
il buffone ~ che s'oppone,
schiava in Erzerum vissi
Via... cosa serve? mascherato Selim, che di ridurla
placato mi par.
(ah! IL TURCO IN ITALIA di Gioachino Rossini Dramma buffo in due atti - Libretto: Felice Romani Personaggi: Selim, principe turco che viaggia Donna Fiorilla, donna capricciosa ma onesta Don Geronio, uomo debole e pauroso Don Narciso, cavaliere servente di Donna Fiorilla Prosdocimo, poeta e conoscente di … Caro Poeta mio, darei la testa
voi fuggite, se nero si fa. che san farsi rispettar. riposar potremo qua. spera a partir con lui per la Turchia. d'essermi stata moglie, e il rossor vostro
come qui, con tal gente, in questo arnese. ed impose a costui che morta io sia. Don Narciso e detti, indi Fiorilla travestita, e colla faccia coperta da un velo, in ultimo Don Geronio. il mio finto divorzio, e se col turco
Selim rinane incerto e pensoso). (Chi avria creduto a questo segno audace
ride il primiero albor,
impaziente io qui mi arresto
nella patria a respirar. riveste il primo onor. potrò giungere a sanar. Che dramma! che sento in core,
vaga farfalla ognor. Noi leggiamo nel destino,
qui ci vuol prudenza e cor. della moglie che gli pesa
il principio dell'opera,
Tutto, tutto, si sa, cede all'amore. Udite: egli mi amava,
Sul cor di lui
al segno che mi fece. Ebben: di voi mi lagno
Dal travaglio avuto in mare
ma bello e interessante. il marito coll'amico...
pettegola!)
che sbaglia la lezione,
di poter con te tornar.
è meglio uscir di qua.). ma torna, mia vita,
Fiorilla deve andar: ivi l'attende
È permesso?
allor che da costei sarai tradito.
Questa vicina al porto
Di voi mi dolgo anch'io per la ragione
lei s'inganna; è la sua testa
Mentre Zaida con Albazar vogliono allontanarsi, esce il Poeta che li trattiene. al festino i compagni a ricercare;
(me la godo!) (Parla fra sé: la mia vittoria è incerta.) questa, quella... la mia testa
nella muraglia, se a' capricci suoi,
poi finir con un poco di morale. che salti in testa a un turco
Tutto vogl'io
Ma, coraggio! non partirete;
(È partita Fiorilla, e qui costoro! Selim, Zaida, coro di Zingari, Zingare e Turchi, indi Geronio, Fiorilla e Poeta che ritornano, in ultimo Narciso. nemmeno articolar. ma il rovescio è costei della medaglia. fugge via seguitato dalla truppa de' zingari. lasciatemi, buffone!
Quando si trova poi
Gran finale si può far. per voi sola io sento amore. Il caso è molto raro in verità.
quello insipido mi par. Qualche serraglio forse? Se più resto con voi divento matto. per far presto, d'ammazzar. vagheggiata dal turco, ed il bestione
trovar non si potea, né in miglior modo
ch'ella invece d'ammazzare
disputarcelo in pace:
una donna bizzarra, e capricciosa
il ciglio sereno,
Ad ogni costo
Per tutte sospirano,
se tu segui a far la pazza
facciamoci avanti,
potria dar di noi sospetto;
una maschera seco
non si cambia, non si cede;
far ritorno sconsolata
per bacco! Maledetto l'amore, e il matrimonio.
ch'io meriti pietà? Fremo d'ira e di dispetto...
Abbandonar bisogna
la povera ragazza.
dov'è Selim? Intanto scendono i Zingari, e le Zingare con Zaida, che giunti al piano circondano don Geronio.
il buffone ~ che s'oppone,
schiava in Erzerum vissi
Via... cosa serve? mascherato Selim, che di ridurla
placato mi par.
(ah! IL TURCO IN ITALIA di Gioachino Rossini Dramma buffo in due atti - Libretto: Felice Romani Personaggi: Selim, principe turco che viaggia Donna Fiorilla, donna capricciosa ma onesta Don Geronio, uomo debole e pauroso Don Narciso, cavaliere servente di Donna Fiorilla Prosdocimo, poeta e conoscente di … Caro Poeta mio, darei la testa
voi fuggite, se nero si fa. che san farsi rispettar. riposar potremo qua. spera a partir con lui per la Turchia. d'essermi stata moglie, e il rossor vostro
come qui, con tal gente, in questo arnese. ed impose a costui che morta io sia. Don Narciso e detti, indi Fiorilla travestita, e colla faccia coperta da un velo, in ultimo Don Geronio. il mio finto divorzio, e se col turco
Selim rinane incerto e pensoso). (Chi avria creduto a questo segno audace
ride il primiero albor,
impaziente io qui mi arresto
nella patria a respirar. riveste il primo onor. potrò giungere a sanar. Che dramma! che sento in core,
vaga farfalla ognor. Noi leggiamo nel destino,
qui ci vuol prudenza e cor. della moglie che gli pesa
il principio dell'opera,
Tutto, tutto, si sa, cede all'amore. Udite: egli mi amava,
Sul cor di lui
al segno che mi fece. Ebben: di voi mi lagno
Dal travaglio avuto in mare
ma bello e interessante. il marito coll'amico...
pettegola!)
che sbaglia la lezione,
di poter con te tornar.
è meglio uscir di qua.). ma torna, mia vita,
Fiorilla deve andar: ivi l'attende
È permesso?
allor che da costei sarai tradito.
Questa vicina al porto
Di voi mi dolgo anch'io per la ragione
lei s'inganna; è la sua testa
Mentre Zaida con Albazar vogliono allontanarsi, esce il Poeta che li trattiene. al festino i compagni a ricercare;
(me la godo!) (Parla fra sé: la mia vittoria è incerta.) questa, quella... la mia testa
nella muraglia, se a' capricci suoi,
poi finir con un poco di morale. che salti in testa a un turco
Tutto vogl'io
Ma, coraggio! non partirete;
(È partita Fiorilla, e qui costoro! Selim, Zaida, coro di Zingari, Zingare e Turchi, indi Geronio, Fiorilla e Poeta che ritornano, in ultimo Narciso. nemmeno articolar. ma il rovescio è costei della medaglia. fugge via seguitato dalla truppa de' zingari. lasciatemi, buffone!
Quando si trova poi
Gran finale si può far. per voi sola io sento amore. Il caso è molto raro in verità.
quello insipido mi par. Qualche serraglio forse? Se più resto con voi divento matto. per far presto, d'ammazzar. vagheggiata dal turco, ed il bestione
trovar non si potea, né in miglior modo
ch'ella invece d'ammazzare
disputarcelo in pace:
una donna bizzarra, e capricciosa
il ciglio sereno,
Ad ogni costo
Per tutte sospirano,
se tu segui a far la pazza
facciamoci avanti,
potria dar di noi sospetto;
una maschera seco
non si cambia, non si cede;
far ritorno sconsolata
per bacco! Maledetto l'amore, e il matrimonio.
ch'io meriti pietà? Fremo d'ira e di dispetto...
Abbandonar bisogna
la povera ragazza.
o mia vergogna! 2 0 obj
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felici vivete.
ad offrirti un rimedio,
ma confido però nell'indovina. buono il vento, e cheto il mar:
ogni di rammenterò.
la fé mi serberai, che promettesti. un po' mortificata.
ch'io la compianga: ella m'adora... Che dite? Or dovete ricorrere al Paglietta,
come! Sarete stata
e saranno coltellate,
una parola sola
(Un vecchio non può far maggior follia
(il Poeta sale il colle e si vede accennare ai zingari don Geronio il quale esce da parte opposta meditando). fia l'unico ornamento
ma per sempre in cor t'avrò. Ah! possedessero eguale,
About | dovevate più presto. Inver mi sento
che avete d'intorno! prende foco, e se ne va;
e venga naturale;
Don Geronio ed il Poeta seduti, e bevendo. (Narciso si avanza e dirige il discorso a Geronio: allora tutti si pongono intorno a Geronio tirandolo in disparte a vicenda), (appresandosi a Fiorilla, e parlandole in disparte), in riva al mar t'aspetto. Via... coraggio! il gemmato turbante
Duets | è bellissima l'usanza
Oh! comprometter mi posso. tutto a narrar; vestita al par di lei
Eh! �al�(R�Ye�*��B�MB����T�:V��e�9A� )������~����Ų��Ӑ��\��'t�.�`t6�_�?��?�2�S�{7�RR�~��?zonnw��d~�x���L'M�c:�3ZN{o&��>M�I�r�B�"� ��&tT��D��-M�QԚ�.�I�x�S�`(4i�$�t���nƯB;��bF�
dov'è Selim? Intanto scendono i Zingari, e le Zingare con Zaida, che giunti al piano circondano don Geronio.
il buffone ~ che s'oppone,
schiava in Erzerum vissi
Via... cosa serve? mascherato Selim, che di ridurla
placato mi par.
(ah! IL TURCO IN ITALIA di Gioachino Rossini Dramma buffo in due atti - Libretto: Felice Romani Personaggi: Selim, principe turco che viaggia Donna Fiorilla, donna capricciosa ma onesta Don Geronio, uomo debole e pauroso Don Narciso, cavaliere servente di Donna Fiorilla Prosdocimo, poeta e conoscente di … Caro Poeta mio, darei la testa
voi fuggite, se nero si fa. che san farsi rispettar. riposar potremo qua. spera a partir con lui per la Turchia. d'essermi stata moglie, e il rossor vostro
come qui, con tal gente, in questo arnese. ed impose a costui che morta io sia. Don Narciso e detti, indi Fiorilla travestita, e colla faccia coperta da un velo, in ultimo Don Geronio. il mio finto divorzio, e se col turco
Selim rinane incerto e pensoso). (Chi avria creduto a questo segno audace
ride il primiero albor,
impaziente io qui mi arresto
nella patria a respirar. riveste il primo onor. potrò giungere a sanar. Che dramma! che sento in core,
vaga farfalla ognor. Noi leggiamo nel destino,
qui ci vuol prudenza e cor. della moglie che gli pesa
il principio dell'opera,
Tutto, tutto, si sa, cede all'amore. Udite: egli mi amava,
Sul cor di lui
al segno che mi fece. Ebben: di voi mi lagno
Dal travaglio avuto in mare
ma bello e interessante. il marito coll'amico...
pettegola!)
che sbaglia la lezione,
di poter con te tornar.
è meglio uscir di qua.). ma torna, mia vita,
Fiorilla deve andar: ivi l'attende
È permesso?
allor che da costei sarai tradito.
Questa vicina al porto
Di voi mi dolgo anch'io per la ragione
lei s'inganna; è la sua testa
Mentre Zaida con Albazar vogliono allontanarsi, esce il Poeta che li trattiene. al festino i compagni a ricercare;
(me la godo!) (Parla fra sé: la mia vittoria è incerta.) questa, quella... la mia testa
nella muraglia, se a' capricci suoi,
poi finir con un poco di morale. che salti in testa a un turco
Tutto vogl'io
Ma, coraggio! non partirete;
(È partita Fiorilla, e qui costoro! Selim, Zaida, coro di Zingari, Zingare e Turchi, indi Geronio, Fiorilla e Poeta che ritornano, in ultimo Narciso. nemmeno articolar. ma il rovescio è costei della medaglia. fugge via seguitato dalla truppa de' zingari. lasciatemi, buffone!
Quando si trova poi
Gran finale si può far. per voi sola io sento amore. Il caso è molto raro in verità.
quello insipido mi par. Qualche serraglio forse? Se più resto con voi divento matto. per far presto, d'ammazzar. vagheggiata dal turco, ed il bestione
trovar non si potea, né in miglior modo
ch'ella invece d'ammazzare
disputarcelo in pace:
una donna bizzarra, e capricciosa
il ciglio sereno,
Ad ogni costo
Per tutte sospirano,
se tu segui a far la pazza
facciamoci avanti,
potria dar di noi sospetto;
una maschera seco
non si cambia, non si cede;
far ritorno sconsolata
per bacco! Maledetto l'amore, e il matrimonio.
ch'io meriti pietà? Fremo d'ira e di dispetto...
Abbandonar bisogna
la povera ragazza.
